Patate

Disponiamo di tutte le migliori varietà di patate da semina e la nostra selezione è volta a garantire all’agricoltore di ogni zona d’Italia un risultato ottimale. Il nostro seme è tutto di qualità certificata ed originario delle più qualificate aziende di produzione. Ricerca e sviluppo delle nuove varietà sono orientate alla soddisfazione di tutta la filiera sia del fresco che dell’industria fino ad incontrare al meglio i gusti del consumatore.

Le patate sono la nostra specialità.
Trattiamo l’offerta completa di patate da seme, patate fresche, patate trasformate di IV e V gamma, tutte delle migliori varietà, dalle migliori zone di produzione, di qualità garantita e controllata in tutte le fasi del processo produttivo.

Tantissime referenze sono disponibili insieme al servizio ed alla consulenza tecnica per ottenere le varie produzioni richieste dal mercato: integrate, conformi ai disciplinari ed agli standard definiti con il cliente, biologiche e certificate. Le cipolle ed altri ortofrutticoli completano la vasta gamma di prodotti offerti, seguiti durante tutte le fasi della coltivazione e con la collaborazione dei più esperti agricoltori.

Varietà di Patate

Le patate si distinguono in base a caratteristiche morfologiche, fisiologiche e produttive. Sono suddivise considerando la lunghezza del loro ciclo e il colore della pasta. In Italia è comune la distinzione tra la pasta bianca e la pasta gialla. Le specie coltivate in Italia sono di origine e costituzione estera.

Le nostre varietà comprendono:

  • Actrice
  • Adora
  • Agata
  • Annabelle
  • Arinda
  • Arizona
  • Arnova
  • Ditta
  • El Mundo
  • Elodie
  • Liseta
  • Monalisa
  • Mondial
  • Nicola
  • Primura
  • Safrana
  • Spunta
  • Vivaldi
  • Zafira

Processo di lavorazione

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Caratteristiche: sono farinose, perché molto ricche di amido. Sono adatte alla preparazione del purè, degli gnocchi, delle crocchette, degli sformati e, in generale, per tutti i composti morbidi a base di patate.

LA PREPARAZIONE
Per fare il purè è preferibile passare le patate in uno schiacciapatate, in modo che risulti soffice e leggero. Il frullatore non è adatto, perché il movimento circolare delle lame rende il composto elastico e gommoso.

Caratteristiche: sono compatte, sode e poco farinose, sono ideali da friggere, lessare, cuocere in forno e in umido.
A Uboldo, in un piccolo centro nella provincia di Varese, viene coltivata una varietà pregiata.

Caratteristiche: hanno la polpa soda e compatta, che rimane consistente anche dopo una lunga cottura. Le patate rosse sono ideali lessate, al forno o in umido e fritte.
A Cetica, in un piccolo centro dell’aretino, in Toscana, viene coltivata una varietà pregiata. Un tempo era relegata alle cucine casalinghe dei nonni e si storceva il naso all’idea di dover sbucciare una patata con “gli occhi profondi”, mentre oggi, la “Rossa” di Cetica è amatissima, grazie al suo gusto saporito e leggermente salino, che l’ha portata sulle tavole di famosi ristoranti e nelle cucine di importanti chef.

Caratteristiche: sono chiamate anche patate primaticce. Si distinguono per il loro sapore delicato e la buccia sottile. Provengono da zone a clima mediterraneo e sono raccolte nel periodo primaverile, prima della completa maturazione, hanno la buccia sottile e la polpa tenera.

LE PROPRIETA’
Grazie al loro basso contenuto calorico sono ideali per le diete ipocaloriche.

LA PREPARAZIONE
Se sono fresche si possono cuocere con la buccia, dopo averle ben strofinate sotto l’acqua corrente, strofinandole energicamente con un telo, per togliere la pellicola esterna.

UTILIZZO DELLE PATATINE
Sono ottime arrostite in forno, cotte a vapore e saltate in padella.

Caratteristiche: è di una specie diversa dalle patate comuni, ha la polpa particolarmente dolce e delicata.

LE PROPRIETA’
La patata dolce, chiamata anche patata americana, è ricca di betacarotene, un potente antiossidante, membro della salutare famiglia dei carotenoidi. Favorisce la protezione contro tumori dell’apparato digerente, migliora l’artrite e aiuta a migliorare la risposta immunitaria.

UTILIZZO DELLE PATATE DOLCI
Sono perfette da cuocere arrosto oppure da lessare e condire con burro crudo, cosparse di zucchero e cannella. Se si desidera zuccherarle bisogna sbucciarle, tagliarle a pezzi di dimensioni uniformi, cuocerle in acqua e latte in parti uguali, saranno ancora più dolci.

Sono coltivate in Emilia Romagna e arricchite di sali minerali, in particolare potassio e selenio. Il selenio è essenziale per la salute umana, in quanto contrasta con il danno causato dal processo ossidativo.

ORIGINE DELLA PATATA

La patata è uno tra gli alimenti di origine vegetale più diffusi nel mondo. Si tratta di una pianta erbacea originaria del Sudamerica, in particolare del Perù, della Bolivia, del Messico e del Cile e fu importata in Europa dagli spagnoli alla fine del 1500. La diffusione nelle nostre zone fu molto lenta a causa dell’opinione critica delle persone sugli alimenti sconosciuti e per problemi legati alla conservazione: se esposte a lungo alla luce, infatti, le patate diventano tossiche, come illustrato più avanti.
Una diffusione più massiccia avvenne quindi agli inizi del 1800, con tempistiche diverse nelle diverse nazioni europee. Una volta diffuse, molte popolazioni hanno fatto un utilizzo molto intenso delle patate, sfruttandone le alte capacità nutrizionali e sostituendola all’alimento che era tipicamente fonte di amido, il grano e il suo derivato principale, il pane. La resa nella coltivazione delle patate è, infatti, superiore rispetto a quella dei cereali. Alcune popolazioni ne facevano un uso così intenso che la loro scomparsa, causata da un fungo, nel 1850, causò quella che viene soprannominata la Grande Carestia, in Irlanda.

Oggi il consumo delle patate è molto diffuso, sia per il loro alto indice nutrizionale che per le loro qualità benefiche: in questo testo viene descritto che cos’è la patata, come viene coltivata, conservata, come scegliere la qualità di patata migliore per le esigenze personali e, infine, quali sono le caratteristiche nutrizionali più utili alla salute e al benessere.

Botanica della patata

La pianta della patata appartiene alla specie Solanum tuberosum, tranne per la “patata dolce americana” o Batata, che appartiene ad un genere ad una specie completamente diverse dalla patata comune (Ipomoea batatas) e ha un ciclo di vita e un comportamento diverso.
La patata è una pianta erbacea annuale, il che significa che, completato il suo ciclo, è destinata a morire. Si comporta però da pianta perenne, in quanto è in grado di generare copie geneticamente identiche di sé stessa. La pianta nasce (anche se raramente, in natura) da un seme da cui si sviluppa il fusto, con le sue foglie e i suoi fiori. I fiori, che sono sia maschi che femmine (si tratta di una pianta ermafrodita) se impollinati da insetti possono dar origine ad un frutto, una bacca di colore verdastro. Questa bacca contiene i semi che, cadendo, possono dare origine ad un’altra pianta, diversa dalla pianta madre e dalla pianta padre, un po’ come accade per gli animali.
Non è così, però, che si riproducono generalmente le patate: l’impollinazione è infatti piuttosto rara, così come è raro che una pianta abbia delle bacche e quindi dei semi; in industria i tecnici impollinano artificialmente le patate per cercare di crearne nuove varietà, ma è molto difficile far riuscire a produrre dei semi alle patate.
L’iter più comune è invece il seguente: la patata cresce, germogliano i fiori che non vengono impollinati e quindi la pianta, essendo annuale, è destinata a morire. Iniziano a seccare il fusto e le foglie, e per continuare ad esistere la pianta comincia ad accumulare amido, zucchero di riserva, in alcune parti del fusto che si trovano poco sotto al terreno: queste parti crescono man mano che la pianta secca e formano i tuberi (che pertanto non sono radici ma parte del tronco); man mano che crescono, si ispessisce la parte esterna, quella che viene chiamata comunemente “buccia”, in gergo periderma, quindi la pianta muore, lasciando vitale solo il tubero, dai 2 ai 10 tuberi per pianta (generalmente da tre a cinque).
I tuberi rimangono così sotto terra per diversi mesi, fin quando le condizioni ambientali sono avverse (in inverno, generalmente) e poi, quando la temperatura inizia ad alzare, germogliano formando le gemme, chiamate anche occhi. Le gemme crescono sempre di più, fino a fuoriuscire dal terreno e dando così origine alla nuova pianta e consumando, per crescere, l’amido immagazzinato nel tubero precedente, le cui dimensioni pian piano diminuiranno per dare origine alla nuova pianta.

Coltivazione delle patate

La coltivazione delle patate avviene in climi che vanno dal temperato al freddo e l’Italia è allo stesso tempo un paese importatore di patate (per le patate da seme e le patate comuni) e un paese esportatore (per le patate precoci).
Il periodo di coltivazione ed il periodo di raccolta differiscono in relazione alla varietà delle patate; esistono infatti patate:
Precoci: sono patate che vengono immesse nel terreno da dicembre a febbraio, e si raccolgono da aprile a giugno; si raccolgono generalmente a maturazione incompleta per la produzione delle patate novelle o primaticce. Molto comuni nel Sud Italia.
Comuni: sono patate seminate a marzo e raccolte ad agosto, con spostamento di qualche mese in montagna in relazione alle differenti temperature. È una coltivazione più comune nel Nord Italia ed Europa.
Tardive: sono patate appartenenti a varietà che vengono messe nel terreno da luglio e vengono raccolte nei mesi autunnali.

La coltivazione della patata può essere gamica, iniziare da un seme (da cui germoglia la pianta in condizioni controllate, in serra, dopodiché la pianta viene trapiantata nel terreno all’esterno) oppure si può partire dal tubero, ed è il caso della coltivazione agamica: vengono presi tuberi già germogliati, tagliati in due o tre parti purché in ogni parte rimanga almeno una gemma, e inseriti nel terreno. Le gemme inizieranno a svilupparsi attingendo dall’amido di riserva del tubero, come fanno in natura, fin quando la pianta crescerà e poi formerà nuovi tuberi.
Se si parte dal tubero, il ciclo di coltivazione della patata dura dai 100 ai 150 giorni, mentre raggiunge i 180-200 giorni se si parte dal seme piuttosto che dal tubero.

Esistono anche coltivazioni di patate da seme, il cui scopo non è quello di produrre tuberi commestibili quanto di fare in modo che le patate fruttifichino, rendendo disponibili i semi. I semi, avendo un corredo genetico diverso dalle altre piante, possono essere utilizzati per la creazione di nuove varietà oppure per fare in modo che le piante diventino più resistenti ad alcune malattie.