Spesso le patate vengono discriminate a causa della cosiddetta “regola delle tre P”: pane, pasta e patate sono tre fonti di carboidrati che combinate insieme mettono in serio pericolo la linea. Inoltre va aggiunto il terrore generalizzato nei confronti dei carboidrati, culminato negli ultimi anni con il dilagare delle diete iperproteiche che vanno tanto di moda. In realtà, le patate non sono solo puri concentrati di queste molecole ma al loro interno si nascondono anche molti altri nutrienti e composti preziosi per la salute. Dal punto di vista dei micro e macro elementi, le patate sono ricche di potassio e magnesio, ma povere di sodio. Al suo interno sono inoltre presenti anche buone quantità di calcio, di ferro, di fosforo e zinco che portano numerosi benefici alle ossa, alla pressione sanguigna e al cuore. Quest’ultimo può trarre beneficio anche dal buon apporto di vitamina C (simile a quello di un’arancia) di vitamine B6, dall’abbondanza di fibre e dall’assenza di colesterolo. Oltre a tutto ciò va detto che la vitamina C e la vitamina B9 proteggono anche la pelle e difendono dai tumori. In materia di fitonutrienti le patate sono inoltre una fonte di acido alfa-lipoico, che aiuta a controllare gli zuccheri nel sangue, migliorare la vasodilatazione, proteggere dalla retinopatia diabetica e mantenere in salute nervi e cervello. Persino la buccia è di notevole importanza, infatti in essa è presente la quercetina, molecola dalle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che protegge dai danni provocati dai radicali liberi e dai tumori. La colina, invece, favorisce il sonno, il funzionamento dei muscoli, l’apprendimento e la memoria, riducendo l’infiammazione e partecipando al mantenimento delle membrane cellulari, alla trasmissione dell’impulso nervoso e all’assorbimento dei grassi. Infine contrariamente ai pregiudizi che potrebbero derivare dal loro elevato contenuto in termini di carboidrati, le patate possono rappresentare anche un prezioso alleato della “linea”, infatti la vitamina B6 favorisce il buon metabolismo, mentre le fibre, promuovendo il senso di sazietà, aiutano ad evitare le abbuffate.